Sabato, 1 Gennaio, 2000

Diciamoci la verità: con i calcolatori ci sapete veramente fare. Non c'è
macchina che non riusciate a far funzionare. Quando qualche conoscente vi
chiama al capezzale del suo computer, sa già che il problema sarà risolto:
collegamenti internet, estirpazione virus, qualsiasi cosa, anche problemi
hardware di lieve entità.

Tutti, dalla morosa (o moroso, dipende dalla vostra preferenza sessuale)
all'amico al collega, al semplice conoscente, pendono dalle vostre labbra e
prima di fare un acquisto, una riparazione, un upgrade, vogliono sentire la
vostra opinione. E chi non la segue, prima o poi se ne pente e non manca di
farvelo presente.

E non è solo l'informatica il vostro forte. Qualsiasi macchina elettronica,
fotocamere, telecamere, orologi digitali, impianti di allarme, nelle vostre
mani, viene inizializzata, riparata, o comunque sfruttata al massimo delle
sue possibilità.

Per questo quando incontrate uno di quelli... i superfighi del computer, vi
sentite subito a disagio. Come gli animali feroci quando sentono invadere il
proprio territorio, sentite anche a distanza la sua presenza, e la sua
superiorità vi irrita.

Lo scontro, che vi vedrà sicuramente soccombere, può avvenire in qualunque
luogo: nella sala d'attesa dell'aeroporto, nello scompartimento del treno,
al ristorante, in albergo, al bar, di giorno o di sera, non conta. La cosa
invariabile è che lui (o lei) è solo, mentre voi vi trovate con una o più
persone che hanno un'alta opinione della vostra abilità informatica. Ed alla
cui opinione voi tenete parecchio.

Immaginiamo, solo per esempio, che la vicenda abbia luogo in un bar. Voi,
seduto in mezzo ai vostri amici. Lui, supponiamo sia maschio, seduto di
fronte al banco. L'avete già notato, e ne siete infastiditi. Per questo
siete nervosi. Uno dei vostri fa una domanda, che so io, tipo:"E così non
c'è modo di configurare il driver di acquisizione seriale della Canon
KRM86J1*8 in ambiente Linux?" Mentre voi rispondete: "No, nella maniera più
assoluta", lo osservate prendere il bicchiere in mano, alzarsi. Con terrore
lo vedete avvicinarsi, presentarsi e con grande cortesia dissentire dalla
vostra opinione (che, lo sapete anche voi, era clamorosamente errata).

"...basta modificare a mano i parametri del driver della Nikon K47XUY34f,
inserire il valore 'hi-precision camera' e il gioco è fatto."

La battaglia è iniziata, ma per voi recuperare quell'attacco a freddo è
ormai impossibile.

Voi avete partecipato all'ultimo raduno hacker? Lui ne è uno degli
organizzatori, e presidente dell'associazione di cui voi avete a lungo
intessuto le lodi. Voi vi siete sempre vantati di aver violato il server web
del comune di Grosseto? Lui si è fatto il CERN, la Microsoft, vari siti del
governo USA e lavora come free lance al collaudo di sistemi di sicurezza.
Voi avete scribacchiato qualcosina su una rivista di informatica? Lui è già
al quarto libro.

Come in ogni duello che si rispetti, non mancano le armi. Al vostro nuovo
portatile pentium 4-2000, lui contrappone un laptop 486 del 1990. Per questo
pensate di avere una qualche chance, ma in realtà per voi è finita.
Qualsiasi applicazione voi facciate girare, il suo pagnottone la fa meglio,
più veloce ed efficace. "Ed è tutto open-source", rincara la dose
l'aguzzino.

Quando si congeda, gli amici lo invitano a rifarsi vivo. State tranquilli,
non lo rivedrete più: come gli eroi dei film western, il superfigo del
computer non passa mai due volte nello stesso luogo.

Ma ormai il segno l'ha lasciato: non siete più sicuro e spavaldo come prima,
sapete che la stima in voi non sarà mai più la stessa. I vostri amici ormai
stravedono per lui, e non passa occasione senza che qualcuno lo ricordi
-"...quello sì che è in gamba..." (il resto è sottinteso).

Non parliamo poi delle scenate al/alla partner (che il più delle volte è
all'oscuro di tutto il vostro travaglio): "Ti piaceva, eh?" "Chi?" "Eh, lo
so io chi!".

Insomma, se vi dovesse capitare tra i piedi uno di quelli, sarebbe una vera
e propria scossa alla vostra psiche ed alla vostra reputazione.

Ma non preoccupatevi troppo: noi superfighi del computer siamo molto pochi.

Marco Massardi